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La poesia è fortunatamente morta
per rinascere nel legno
dei tuoi sguardi intarsiati
dei mille uomini
che non hai mai conosciuto”
Ditelo ad una donna qualunque. Farà una faccia confusa, poi risponderà: “come sei dolce”. Non scoperete per le prossime dodici ore.
“Amore, confesso: ho chiavato puttane,
fra troie slovene e bagasce italiane
mi fanno i bucchini, io sborro contento.
Ma con te è diverso, c’è sentimento”
Vi tirerà una pacca sulla testa ridendo e dicendo “che stronzo che sei”. Scoperete nel giro di dieci minuti. Vorrei ora farvi un esempio perfetto di quello che intendo: Asia Argento e Morgan. Asia è la classica ragazzina viziata wannabe artista-alternativa-kontrokorrente che ispira milioni di adolescenti complessati fatti con lo stampino. Grazie a questo trucchetto della “perversa artistoide” ha meritato migliaia di seghe da parte di tutta Italia. La stessa cosa della Jolie, ma più ignorante. Per stare a tema con il suo personaggio ha deciso che l’uomo perfetto da abbinare dev’essere un poeta maledetto: chi c’è in giro? Morgan.
Morgan è un depresso cronico, fallito nell’animo, uggiolante, senza palle, bambinone, farcito di paranoie come un cannolo, brutto come il culo. Portato alla ribalta per aver scritto le stesse puttanate che scrivono legioni di adolescenti nei blog, Morgan emerge prepotente salendo sulle piramidi di pus dei suoi più disperati fan. In Italia va così, mandan in alto i simboli di una categoria perché se ce la fa lui, ce la fanno anche loro.
Si vedono e convinti di essere la reincarnazione di qualcuno si mettono insieme, per il primo periodo vivono il Sogno. Morgan scrive poesie disperate e fa musica farneticante bruciando nel fuoco dell’arte. Asia interpreta parti sempre più simili al suo personaggio, eccoli, ECCOLI, il trionfo dell’arte alternativa: una buzzicona romana ed un contadino depresso. Me li vedo distesi sul letto a baldacchino ad eccitarsi guardando foto di nani deformi per poi fare una pecorina mentre Morgan recita versi di Baudelaire ed Asia lecca sperma citando Prevèrt.
Sublime.
Dopo una vita del genere, se fossero morti insieme in un’orgia per overdose di cocaina io sarei andato al funerale con le dita a YO e sulla bara avrei detto “respect, bruvaz, FUCK YEAH” perché le rockstar devono morire così, come il chitarrista dei Pantera: una vita all’insegna del vaffanculo, mortali, io mi brucio tutto sborrandovi in testa. Ma non va così, purtroppo. Morgan s’ingelosisce un pò vedendo Asia che sarà anche alternativa, ma si bagna a lago per i muscoli e la nerchia di Vin Diesel. Lui non produce più un cazzo perché quando agli adolescenti kontrokorrente dai una vagina la loro verve creativa curiosamente s’esaurisce.
Asia sarà quel che sarà, ma è romana. Io ho un rispetto ed una simpatia istintiva per i romani, perché hanno un dialetto che è in grado di far crollare montagne ed un cervello addestrato da anni di insulti da strada. Mai attaccar briga con un romano, se parla e c’è pubblico sei fottuto. Non importa quello che dici, il romano lo dirà meglio e con più potenza. Se poi i due avversari sono un complessato tisico del nord ed una donna romana, fate voi. Morgan in un’intervista dice “Asia io l’amo ancora, nel mio cuore c’è solo lei”. Asia in un’intervista dichiara “oh, nun ne potevo più, piagneva sempre”.
Dopo una cosa del genere qualunque uomo dotato di attributi o prende la penna e fa il miglior album della sua vita pilotato da un singolo chiamato “Piango perché non sai fare i pompini” o, più dignitosamente, si suicida. E sapete perché? Perché lo spettacolo non lo fa lo stronzo sul palco, lo fa il pubblico. E se una volta era fatto di sempliciotti sentimentali, ora è un saloon da frontiera dove se ti presenti con uno spettacolo di giocoleria o di poesia, finisce a revolverate; i cowboys vogliono i culi.
Bromuro is overrated
- 2 avocado maturi - 100 g di pomodoro - 4 peperoncini "Serrano" - 40 g di cipolle - 2 gambi di coriandolo verde - il succo di mezzo limone verde - sale
Scottare in acqua bollente i pomodori, pelarli, togliere i semi e tagliare la polpa a pezzetti.
Tritare le cipolle e i gambi di coriandolo
Privare dei semi i peperoncini e tagliarli a cubetti.
Tagliare gli avocado in due parti per il lungo, tagliare la polpa, eliminarla del nocciolo ed inserirla nel frullatore.
Sono completamente nudo con un piede nella doccia quando il campanello ronza. E la madonna? Vogliamo parlare della madonna? Metto un asciugamano, apro la porta.
Anche nei porno esistono i supereroi
Un mio amico si porta dietro l’hard disk per fare il backup dei miei suoni e delle basi ogni tre giorni. Questo giro gli offro la cena, mi pare il minimo. Mentre spignatto e ci raccontiam i vari casini mi dice che s’è tirato giù un porno che “devo vedere assolutamente”. Finita la bistecca ci mettiamo davanti al piccio e come ai tempi dell’adolescenza visioniamo questo capolavoro del cinema. Quando eravamo in cinque era più divertente, ma vabbè. Parte.
Interno di una casa.
Un donnone dagli zigomi botulinati borbotta qualcosa al telefono. Stacco, porta si apre con un tizio che tiene un cartone di pizza in mano all’altezza della vita. Il tizio esordisce dicendo “fuck yeah, bitch”. Lei per nulla offesa da questo epìteto apre il cartone trovandovi una pizza pane, pomodoro, mozzarella, prosciutto, funghi e un pene eretto che scatta su come una molla. Positivamente colpita da questo esotico condimento agguanta la proboscide, appoggia la pizza sul pavimento e attacca a succhiare come un calippo. La scena si sposta in salotto, dove la raccoglitrice di funghetti si denuda lasciando intravedere due tette cibernetiche che puntano con odio qualunque cosa. L’uomo, per nulla intimidito da tali aberrazioni umane, le tasta, giocherella coi capezzoli nell’indifferenza di lei, di lui, di me e del mio amico.
Anche il Media Player è un po’ imbarazzato.
Ora il candido giglio pretende il piatto forte e alza il vestitino mostrando un culo con tante di quelle smagliature da sembrar la bandiera americana. Di stelle ce ne son solo due, però.
«Fuck yeah» mormora l’uomo «fuck yeah»
Lei lo guarda maliziosa, scoprendo le sue grazie come ho visto fare solo ad una pescivendola anni fa. Ma lei tagliava a mannaiate le teste delle orate, Cristo, questa invece piazza il culo a pecora con la stessa semplice naturalezza con cui un prete giunge le mani. A quel punto c’è uno spostamento d’aria, il cameraman piagnucola “oh God”, il fantasioso pizzaiolo ha un cedimento e la telecamera vacilla. Io e il mio amico urliamo “uoh!” e facciamo un salto così sulle poltroncine.
Non è una vagina, è un imbuto da petroliere.
L’ano è largo come un avambraccio, da cinque metri è possibile una rettoscopia con vista su colon e fegato e ehi, abbiamo la gola arrossata. Il pizzaiolo si fa coraggio ed infila il pene in quella specie di caverna mentre lei geme compiaciuta. Nel silenzio di un pomeriggio americano osservo un uomo tentare di trarre piacere agitando il proprio scroto all’interno di una pentola da pastasciutta.
La donna urla come se stesse partorendo. L’uomo si muove e con lo sguardo dice al cameraman “per me era rigore”. La telecamera annuisce impercettibilmente. Mi giro verso il mio amico e dico che per me può bastare. Lui mi dice che no, il bello arriva alla fine. Non mentiva. Improvvisamente, colto da un moto di orgoglio, l’uomo si risveglia: la gira e comincia a schiaffeggiarla, ma con quel fior di scudo di botulino è come fare a cuscinate. Il momento è drammatico, il primo piano degli occhi di lui sono quelli dei manga giapponesi quando scoprono l’effettivo potere del nemico. Come sconfiggerla? COME? E allora lui, Lui, LUI, LUI CHE IN QUEL MOMENTO E’ LA NAZIONALE MASCHILE DEL MONDO, LUI, prende la pizza e la schiaccia in faccia alla donna, che inorridita emette uno strillino. Con decisione disperata il pizzaiolo a cazzoni (non so dirla meglio) trova la bocca e ci infila il pistone dell’amore. A quel punto eiacula urlando “YAAA-HAAA!”.
Sfumatura, titoli.
Domani mi licenzio e divento pony express, è deciso.
Spara, presto! Spara!
…PùM!