L’economia veneta in breve. |
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Una nazione di impotenti
A vent’anni, mentre guardi una donna con al collo la tazza di un WC che lecca l’arto mutilato di un tizio, credi di avere visto tutto. E’ esaltante. Forgiato da jpeg a bassa risoluzione raffiguranti sesso yffy ti aggiri per la rete con rinnovato coraggio: non può esserci niente di peggio, dici. Poi vedi uno che infila il cazzo nella testa decapitata di una vecchia, vomiti nel cassetto della scrivania e capisci che Internet troverà sempre il modo di stuprarti le orbite. Sempre. Là fuori, da qualche parte, qualcuno sta partorendo un’immagine, una frase, una domanda che ti spalancherà le porte di abissi umani.
E quando tu guardi l’abisso, l’abisso guarda in te.
E’ in momenti come questi che la libertà d’opinione diventa dittatura della merda.
Qualunque giornalista e parlamentare sente l’irrefrenabile bisogno di dire una stronzata: la destra dice che è colpa di Grillo, la sinistra dice l’immancabile “Luigi Preiti è un povero Cristo”, i grillotardati raggiungono picchi di stupidità inauditi grazie a quel povero coglione del microchip che dichiara “la violenza va sempre condannata, però…” e omette il resto con un sorriso sarcastico. Il resto degli opinionisti d’Italia dicono che Luigi ha fatto bene ma ha sbagliato mira. Mi affascinano, queste parole. Sono le stesse che pronunciarono ai tempo di Tartaglia e della statuetta in faccia a Berlusconi: ha fatto bene ma ha sbagliato mira. Lo zingaro che accoltella un albanese e lo ferisce? Ha fatto bene ma ha sbagliato mira. Baggio ai rigori? Ha giocato bene ma ha sbagliato mira.
E’ un commento bellissimo.
Denota così tanta frustrazione, meschinità, pusillanimità e impotenza che ti sembrano personaggi dei Vanzina. Sono parole dettate dal cuore di persone troppo piccole, misere e codarde per vivere, che passano la loro esistenza spiando delle imposte socchiuse. Non è un commento, è IL commento di chi ha troppa paura di osare, ha delegato le proprie azioni agli altri e campa sperperando la vita sul bagnasciuga criticando quelli che prendono il mare, odiando quelli che navigano e ridendo di quelli che affondano.
Quando a questa gente qualcosa va male non è mai per colpa loro.
Luigi Preiti ha fallito come imprenditore, come marito, come padre, come cittadino e come uomo, ma non perché s’è rovinato al videopoker. No. La colpa è di quello in alto. I non meglio identificati politici, cioè la versione mediocre del Diavolo. E’ da questo humus di voyeur marci di bile che è nato il chiunquismo. A furia di guardare il mondo dalla finestra ti convinci di viverlo. A furia di sentirlo raccontare ti convinci di conoscerlo e magari che tu non avresti sbagliato mira… se solo non fossi uno stronzo inetto che non ha mai meritato un cazzo di niente e invecchia piagnucolando sotto al tavolo della vita.
Per colpa dei politici, beninteso.
Bisognerebbe proprio che qualcuno facesse qualcosa.
Del salone del mobile, dei miei cambiamenti e del futuro dell’editoria italiana
La prima è il giovane contadino che ara l’orto. La seconda è un imbecille che risale sulla Costa Concordia sgomitando tra profughi e cadaveri mentre urla agli elicotteri “fatemi passare, a bordo di sicuro si è liberato un posto da cameriere”. E’ un uomo che si mette il preservativo dopo essersi fatto un doppio aidsburger nella darkroom gay. E’ un quarantenne eroinomane che smette di fumare. E’ Pistorius che mette la sicura.
Il giorno dopo è una splendida giornata di merda. Il cielo plumbeo piscia una pioggerella triste che mescolata ai palazzoni aumenta la desolazione, ma io sono pieno di buoni propositi. Quando vedo l’albergo dove devo intrufolarmi noto che il meno elegante è in giacca e cravatta di Prada. Io sono in felpa, tshirt, pantaloni larghi e Timberland. Il mio talento nell’essere quello vestito sbagliato non mente mai. Finisco in mezzo a cinesi e mistress hostess tailleur e vagine ricostruite. Raggiungo il bar, il lettore mi vede, mi gira un pass e già che c’è mi presenta un imprenditore russo che pare la salma di Riccardo Schicchi gonfiata con la pompa da biciclette. Due chiacchiere in dialetto e lui torna a lavorare.
Panico.
E ta sboro, Zoidberg. |
Però la coreografia è carina. |
Lo scontro finale
Milioni di adolescenti prive di figure genitoriali riversano nei social network la loro disperazione, rallentando la rete globale e obbligando il mondo a inventare scuse patetiche per coprire il tutto. Alle 11.00, nonostante le connessioni siano state riportate ai livelli di “Orgosolo banda larga”, la petizione è sulla bocca di tutti. Dagli USA piovano smentite, i giornalisti pubblicizzano la petizione che oltrepassa i dieci milioni di firme. Il TG1 apre titolando “la petizione della morte” e tutto ad un tratto l’Italia è di nuovo compatta: firmano tutti, pretendendo il sangue in diretta. Nick scuote la testa.
«Qualcosa non va, papà?»
«Gli adolescenti sono forti ma scostanti. Appena le scuole finiranno andranno a casa a mangiare. Sai le famiglie solite, televisore che parla e tutti zitti. Quando sentiranno che quella di Bieber è una trollata si calmeranno»
«Oddio»
«Già. Ci servono più uomini, e non ne abbiamo» mormora Nick «a meno che… Dammi il numero del tuo ragazzo»
Milano
I vertici di analisi e cyberwarfare sono sudati nonostante l’aria condizionata. Aspettano che Davide smetta di piangere, scambiandosi occhiate che si perdono fuori dalla finestra, dove gli influencer tentano in tutti i modi di cambiare l’opinione pubblica sfruttando i fake a disposizione.
«Ditemi che ce la stanno facendo» piagnucola Davide «vi prego»
Fuori, l’intera situation room è sepolta da un muro di allarmi, cicalini e segnali lampeggianti che avvertono il sovraccarico dei server.
«Dunque, i processori dell’SWG4, costretti ad accumulare quantità spaventose di puttanate, hanno raggiunto temperature antecedenti la fusione. Il sistema di raffreddamento sta cedendo. Gli addetti ai server devono darsi il cambio per estinguere gli incendi. Molti leggono per sbaglio più di cinque commenti delle Beliebers e impazziscono. Il compartimento nord ha terminato la propria attività in una fiammata che ha incenerito server, scaffali e cavi. Un tecnico, dopo aver letto la pagina Twitter della figlia adolescente, si è lanciato nelle fiamme»
Davide scuote la testa, sconsolato.
«Avete qualche speranza?»
«In che senso “avete”?»
«Bè, voi mica siete previsti, in Costa Rica. Ripeto, avete qualche speranza?»
«Come i grattacieli giapponesi quando arriva Godzilla. Per badare alla petizione ci siamo dimenticati di controllare le pedine, che come tanti bambini spastici sono corsi qui e lì farneticando e distruggendo il poco che restava della nostra immagine pubblica. Grillo, sul blog, sostiene che uno vale uno solo se la pensa come lui, gli altri sono schizzi di merda pagati dal PD. Qualcuno smentisce non si sa a che titolo, Grillo ritratta non si capisce a che titolo. Stronzi qualsiasi telefonano alle redazioni dei giornali per esprimere il loro parere autorevole quanto richiesto che poi viene smentito da altri stronzi qualsiasi. Byoblu, il portavoce dei parlamentari (che sono a loro volta portavoci del popolo) litiga con Grillo che è il portavoce del movimento»
«Non ho capito niente»
«Siamo l’unico partito con due portavoce, nessuno dei quali eletto. Praticamente una famiglia in cui la donna delle pulizie compra la seconda macchina ma proibisce a tutti di avere la patente»
«Ma… ma detta così sembriamo un branco di coglioni» obietta Davide.
«E’ solo un’impressione»
«Giusto, capo, sono solo parole»
«Infatti»
«In realtà siamo dei geni, basta guardare in faccia i nostri parlamentari»
«Onesti»
«Giovani»
«Intellig
Tutti si voltano.
«…belli. Sono belli. Avete visto Marta Grande, i-il sorriso da gioconda…»
Fuori dalla sala privata, tra le fila di computer, gli influencer tentano in ogni modo di svuotare l’oceano con un cucchiaino bucato. Fabio sta gestendo tutti i fake di cui è capace quando il cellulare, in tasca, vibra. Lo estrae appena, vede il nome di Paola. Si guarda attorno. Tutti i capi sono in riunione. Abbassa la testa e risponde.
«Amore, non è davvero il momento» bisbiglia.
«Amore un cazzo» ruggisce Nick.
«Oh… oh, scusi, signore. Capo. Eeh… Dottor Banana»
«Puoi parlare?»
«Poco, sono tutti in riunione nella stanza ovale»
«Va bene. Chi c’è al mio posto?»
«Signore… non so se posso dirglielo. Tecnicamente lei non è più al comando»
«Allora scegli da che parte stare, ragazzino, ma in fretta»
Fabio stringe il cellulare.
«Potrò uscire con sua figlia?»
«Dipende se me lo chiede un terrorista o no»
«Signore, lei era il capo dei terroristi»
«Quindi sai con chi cazzo hai a che fare. Chi c’è al comando?»
«Splendido. Ora fai esattamente quello che ti dico»
Nella sala ovale decine di occhi fissano il pavimento in cerca di risposte. Nell’attesa alcuni postano su facebook errori grammaticali, altri smentiscono cose e quelli a fianco smentiscono le smentite. E’ come giocare a forza 4 con la merda. Davide Casaleggio fuma in silenzio, tamburellando con la gamba e squadrando i presenti. Nessuno sa cosa fare. Dopo la frase “noi non incontreremo le parti sociali perché noi siamo le parti sociali” l’opinione pubblica esprime un gradimento equiparabile a un weekend nella vergine di ferro. Ad un tratto bussano alla porta.
«Chi è?»
La porta si apre. Fabio si guarda attorno, quasi chinato. Davide osserva il badge sul petto dell’influencer e arriccia il naso schifato.
«Uno zero meno un cazzo. Che vuoi?»
«Ecco, io ho pensato…»
«HA! E’ QUESTO IL PROBLEMA, PORCA PUTTANA» batte il pugno sul tavolo Davide «voialtri pezzenti vi ostinate a pensare. LA GENTE pensa, IO dico quello che la gente suppongo che pensi»
«Sì, ma riguardo al problema che non sapete risolvere…»
«Io sono il Cristo, risolvo tutto»
«Ecco, avevo pensato che si può combattere il fuoco con il controfuoco. Cioè, mettere ritardati contro ritardati» tenta Fabio.
Alcuni si girano.
«Siamo il M5S, tutti i ritardati li abbiamo noi»
«P-però non abbastanza motivati. Io avrei un’idea per motivarne una frangia più psicologicamente danneggiata delle beliebers» ansima Fabio, mostrando un foglio con una stampata.
Nel silenzio il cuore di Fabio batte come le pale di un elicottero. Tutti gli occhi sono puntati su Davide Casaleggio che esamina la jpeg con attenzione. Annuisce. Sorride.
«Ho avuto un’ottima idea, ragazzi. Useremo gli animalisti, e sarà il più meritevole di noi a gestire questa cosa» annuncia enfatico, alzando la cornetta.
C’è uno squillo.
Due.
Tre.
«Parla, figlio mio» risponde Gianroberto Casaleggio.
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Poche ore dopo, come un’onda di sangue e acciaio che tutto distrugge e travolge, entrano in scena gli animalisti. Uomini e donne incapaci di avere una vita affettiva si scagliano con la bava alla bocca contro qualunque forma di vita in grado di parlare, impattando con le falangi di beliebers in un crescendo di rabbia repressa e frustrazione sessuale che porta entrambi al parossismo.
BEEP
SQUARTERO’ LE VOSTRE MOGLI E CAGHERO’ NELLE ORBITE VUOTE DEI VOSTRI CADAVERI SE TOCCATE I BEAGLE, IO SONO UN PACIFISTA MA NON HO PROBLEMI A FAR SALTARE PER ARIA UN OSPEDALE DI BAMBINI CECHI
CSAAAAAAA?!?!?! MA KM T PERMETTI FIGLIO DI PUTTANA TI VENIAMO A PRENDERE CON LE KATENE E TI MASSACRIAMO DI BOTTE, VAFFANKULO HAI BIGGEL SE SERVONO X SALVARE @JUSTIN
SEITE SoLO DELLE BAMBINETTE DI MERDA VI STUPRO TUTTE NE O Già STDRUPATE DUE HAHAH HAHAHAH AHAHA W I GATTI IO NON HAVREI PROB A VIVISEZIONARVI TUTTE COME LA PCCOLA VERONICA SE NON CI CREDETE GUARDATE
IO ADESSO O APPENA UCCISO IL GATTO MIO E KUELLO DELLA VICINA KME FACIO A SPEDIRLO A @JUSTIN PERDONO GIA’ SANGUE
COS’HAI FATTOOOOOOOOOOO TROIAAAAAAAAAAAAAAAA
IO ADESSO VI MANDO LA POLIZIA E VIEDIAMO CHI VA IN GALERAAA TRA ME CHE HO SOLO STUPRACCHIATO DUE BAMBINETTE SCEME O VOI CHE AVETE SQUATTATO DEI GATTI!!!!!!!!!!
MA COSA CENTRA VOI SIETE ASSASSINE BASTARDE PUTTANE VI SPACCO LA TESTA
I meetup vengono presi d’assalto da ogni essere dotato di una connessione Internet. Poi, con un primo storico per l’Italia, la protesta scende per le strade. Carabinieri e polizia devono intervenire in assetto antisommossa per fermare la replica di Gangs of New York tra le posse di beliebers che sventolano carcasse di animali e gli animalisti che le trucidano con asce, balestre e frecce incendiarie.
Sono pronto a difendere gli animali dell’Internet. |
HOL AVVELENATO IL MIO CANE JUSTIN COME TE LO SPEDISCO T PREGO RISP CI TENEVO TANTO
JUSTIN MI SONO RECISA L?ARTERIA FEMORALE X TE T PREGO RISP O UNA BOTTIGLIA X CONTENERE IL SANGUE MA MI SENTO 1 PO’ DEBBOLE
JUSTIN IO LI ODIAVO COMUNQUE I CANI DI MERDA
Io capisco voler bruciare vivi negri, froci, ebrei, donne, vecchi e bambini, ma come si fa a ridurre così un cane?!? Cazzo veramente non avete cuore
JUSTIN BIEBER SI VESTE CON VESTIARIO ANIMALE……. VUOL DIRE KE LE FIBBRE KONTENGONO GRASSI ANIMALI INFORMATEVI PERCHE’ SIETE VOI A AVERE LE MANI SPORCHE DI SANGUE
Alle 15.00, ovunque ci sia copertura Internet l’Italia è in fiamme. Bande di ciccioni con la maschera di Guy Fawkes si scontrano con ragazzine che indossano maschere di Justin Bieber e si uccidono a colpi di dildo chiodati. Le mamme Twilight assaltano le chiese chiedendo all’unanimità di essere trasformate in vampiri per difendere l’Italia ma vengono sodomizzate a morte con pali di frassino dagli atei dell’UAAR. Una troupe di Studio aperto viene assalita e trucidata da un uomo vestito da panda con la maschera sporca di feci che violenta i cadaveri e grida alla telecamera “ciao Sic” per poi postare degli autoscatti su Instagram.
Durante la seduta d’emergenza in parlamento, mentre fuori infuria la battaglia e si discute l’intervento dell’esercito, i grillini dichiarano che voteranno caso per caso. Messi alle strette si dicono disposti a prendere in considerazione la proposta solo se prima verranno sostituiti gli assorbenti con le coppette riciclabili. I giornali, soverchiati da immagini di guerriglia urbana che sembrano quadri dipinti da gente sotto LSD si dimenticano completamente della petizione e corrono a documentare uno dei capitoli più bui della Storia d’Italia.
Nei sotterranei della Casaleggio i server raggiungono la temperatura dell’ano di Faye e fondono. L’incendio si propaga ai generatori elettrici. I piani interrati piombano nel buio, poi, dalle scale, le fiamme li raggiungono. Influencer e analisti tentano una via di fuga tra i fumi tossici calpestandosi tra loro. Fabio fa in tempo a stampare un primo piano di una vagina e usando il cellulare come pila lo agita per terrorizzare i colleghi. Un’esplosione infrange la teca con il cadavere di Anne Nicole Smith. L’ultima cosa che Fabio vede è Davide Casaleggio che lecca i piedi del corpo con aria ebete. Al primo piano l’intero edificio viene evacuato da guardie carcerarie vestite da puffi che indicano l’uscita, poi vengono travolti dalla valanga umana.
Dopo due giorni di guerriglia a qualcuno viene in mente di staccare Internet.All’improvviso buona parte dei sopravvissuti smette di avere un motivo per uscire di casa. Con aria confusa, i superstiti fanno ritorno alle proprie abitazioni. Quando il mattino seguente i Carabinieri fanno irruzione nella sede della Casaleggio associati trovano solo un mucchio di rovine e di cadaveri.
Di Casaleggio e Beppe Grillo non c’è traccia.
Epilogo
«E tu chi… che CAZZO SEI?!» ulula Grillo.
Grillo si guarda attorno. Decine di rettili come lui vanno e vengono in quello che sembra un laboratorio. Non lo badano. Alcuni gli gettano un’occhiata disgustata.
«Ma tu… voi… SIETE RETTILIANI!»
«Ssssssì» annuisce la lucertola «e tu sssei uno ssssstronzo»
La bestia si china e lo tira su per il braccio. Grillo è pallido. Indossa ancora il costume da bagno.
«NON TOCCARMI!! Cosa… cosa volete farmi?»
«Sssseguimi» dice, facendogli un cenno.
Grillo inizialmente è incerto, poi si incammina a piedi nudi sul pavimento di gomma. Attorno a lui, decine di rettili scrivono al computer, altri parlano al telefono, altri ancora chiacchierano. Tutti si ritraggono schifati al suo passaggio. Dalle vetrate si intravede una città che potrebbe essere Manhattan.
«Vedi, Beppe, noi rettiliani ssssiamo una specie molto rinomata per diffondere e pressservare la vita nella galassssia»
«Nella galassia?»
«Sssì. Lo ssspazio è ben definito e governato dalla confraternita ssspaziale. Voi, come sssspecie emergente, dovressste avere un posto nel parlamento galattico. Che cazzo, ce l’hanno persino gli zambidi, sssarebbe un vosssstro diritto. E invece no. Per eoni gli educatori della confraternita hanno cercato di aiutarvi a evolvere; Crisssssto l’avete crocifissso. Cesssare l’avete pugnalato. Kennedy l’avete sssparato. Tesssla l’avete ignorato. A quessto punto la confraternita ha deciso di mandare noi, perché ssiamo i più bravi coi casi difficili. Ssse non ci riusciamo noi, dovranno deratizzare il pianeta e darlo alle scimmie del pianeta Nolat che sssstanno ssstrettine»
«Come “deratizzare”?»
«Niente di violento, di sssolito mettiamo in commercio un farmaco capace di ingrandire il pene. In meno di un anno tutti i massschi hanno un pene talmente grande da rendere la penetrazione impossibile e la razza si esstingue da sssola»
«Cioè voi siete buoni?»
«Al limite della ssstupidità, tanto che ssstiamo ancora insissstendo perché il farmaco non venga venduto. Quelli della confraternita ssspingono molto per liberare la Terra»
Raggiungono una porta. Il rettiliano sfiora la superficie e la porta scompare, rivelando una sala elegante di legno e ottone, piena di statue di cera e targhe. Il rettile si siede su una sedia e fa cenno a Grillo di sedersi. Il comico, incredulo, lo fa. Il rettile tiene le mani in grembo. Osserva Beppe con un accenno di sorriso costernato. Esamina ogni ruga, ogni dettaglio del viso del comico.
Adesso tutta la classe politica migliore è stata sterminata.
Chi ti assume se vede che non lavori da tre anni?
Dall’altra ssssono politici impossibilitati a rifare politica, visto che hanno tolto il finanziamento ai partiti. In poche parole, oggi uomini e donne competenti, preparati e idealissssti faranno gli spazzini, “Paolo, 28 anni, disoccupato e laureato in scienze ambientali” dorme in parlamento e in futuro farà politica solo chi ha le risorse economiche per farla. Tipo Briatore, o il prosssimo Berlusconi»
Nella mano del rettile è spuntato un oggetto.
«Per essssere punito»
«Punito IO?! E Berlusconi?»
«Vedi, tra te e i politici c’è una sossstanziale differenza. Tu non hai truffato l’Italia per la tua gente. Quessssto avrei potuto tollerarlo. Se prendi Berlusconi lui ha truffato per foraggiare la sssua greppia. Berlusssconi ha comunque qualcuno. Fanno ssschifo, ma ci sono. I ssuoi figli. Le ssue amanti. I ssuoi amici. Noi non ci sssentiamo di punire qualcuno che lavora per la sssua tribù, per quanto disonesta sia. Tu sssei diverso. Tu hai sssempre e solo pensato a te ssstesso. Quando ti sei buttato dall’auto lasciando morire una famiglia per fare il figo. Quando hai introiato un paese, chi c’era al tuo fianco? Chi c’era di insostituibile? Di importante? Nessssuno. Hai mandato dei ragazzini al macello solo per te stessso. Tu sssei tale e quale a Jim Jones, Beppe. Un egoisssta fanatico con gli occhiali da sole al chiuso»
«Oh, andiamo. Jim Jones. Gheddafi. Kim Jon Il. C’è un motivo se i politici veri si coprono gli occhi il meno possibile: gli occhi sssono lo specchio dell’anima, Beppe, e la tua è nera come la pece»
Beppe lo guarda allarmato.
«Non patirai nesssuna tortura fisica, ssse è quello che ti preoccupa. Sssarà molto peggio. Reimpianteremo il tuo cervello nel corpo di un comico mediocre, togliendoti le ssssinapsi con cui facevi ridere. A quel punto avrai due possssibilità: o girerai per strada gridando “ssssono Beppe Grillo, ma i rettiliani mi hanno impiantato il cervello in quesssto corpo per punirmi dei miei peccati, oppure tornerai a fare cabaret in posssti di merda tipo bagaglino. E un giorno, forsssse tra due anni, forssse domani o forssse mai, ti verremo a prendere»
«No» sorride il rettile «loro hanno votato un padre che non sei. E’ questa la verità a cui tutti risalgono, Beppe, e la bugia più disgustosa che hai osato dire. Oggi le ideologie sono obsolete. Non ci sono più filosofie di vita abbastanza forti da reggere. Guardati attorno, ci sono facce nuove per strada. L’occidente è alla fine. Equilibri geopolitici si spostano, placche tettoniche così immense e incontrollabili da far sentire tutti piccoli. E’ di questo che gli uomini hanno bisogno: di padri che afferrino loro la mano dicendo “non ti preoccupare”, “ora ti spiego”, “ci penso io”, “ti perdono”. Quesssta è una generazione cresciuta da padri deboli che vota padri forti. E’ per questo che Nick Banana ce l’ha fatta, perché lui è un padre. Tu, come ti ho detto, sssei solo uno ssstronzo»
Appena chiude la porta, il tono cambia.
«Agli ordini»
Paola sbircia dalla porta.
«Uff… anche questa è fatta. Bel lavoro, Fabio. Lunga vita alla Terra»
«Lunga vita alla Terra»
Il pugno di Dio
Fondato nel 1880 a Gstaad, in Svizzera, e mantenutosi elitario grazie a rette fantasmagoriche, Le Rosey è il miglior nido dove depositare le uova della futura high class. Qui ragazzi e ragazze di famiglie dell’alta borghesia europea studiano, si conoscono e soprattutto si accoppiano tra di loro, creando una rete d’amicizie siglata a sperma che in seguito tornerà comoda per fondare banche fallimentari, aziende terzomondiste o affittuari dei Parioli. E’ una specie di Hogwarts dove tutti gli alunni sono Draco Malfoi e il sogno proibito di qualunque pusher, dato che pochi saprebbero dire se c’è più neve fuori o dentro l’edificio.
«Allora mi dia un motivo per cui dovrei avallare questo delirio. O chiamare la polizia»
Noi popolo cinque stelle chiediamo al signor comesichiama di dare dimostrazione della sua onestà, e a Beppe Grillo di prendere una posizione chiara. Se davvero il signor comesichiama è convinto di quello che dice, inietti a uno dei suoi figli un decilitro di sangue infetto prelevato da un sieropositivo in diretta streaming.
«Oh, c’è sempre un modo, basta osservare. L’umanità sta in cima alla catena evolutiva per un solo motivo: scimmia vede, scimmia fa. Tu guardi il leone e impari dove sta, come fa a mangiarti i bambini, quanto dura, dove dorme. Osservi. Dall’osservazione nasce un principio. Da un principio nasce una regola. Dalla regola nasce una tecnica per eluderla… E da una tecnica portata a termine dall’uomo non esiste via d’uscita. Trovato il punto debole colpiremo con tutta la forza, la potenza e la determinazione di cui siamo capaci. Saremo esplosioni nucleari, puntatori laser e mirini telescopici. Saremo ingegneria genetica, antibiotici e vaccini. Saremo il pugno di Dio» dice Nick, girando il monitor verso di lei.
Nick apre Twitter e crea l’hashtag usando i fake e aggiungendo l’indirizzo della petizione.
RAGA CE’ GRILLO KE DCE KE L’HAIDS NN ESISTE!!!!! FACCIAMOGLIELA PAGAREEEEE!!!1! FIRMATE QUI!! #PETIZIONEBIEBER
JUSTIN SIAMO KN TE!! KUEL BASTARDO D MERDA D GRILLO KM FA A DIRE KE L’AIDS NN ESISTE?!?!?!?! FIRMATE FIRMATE FIRMATE #PETIZIONEBIEBER
SE L’HIVS NN ESISTE BEVITELO TU!! #PETIZIONEBIEBER
CA…….O JUSTIN NOOOOOOOO!!! #PETIZIONEBIEBER GRILLO 6 UN FIGLIO D PUTTANA KE CERCA DI GUADAGNIARE FAMA DA 1A DISGRAZIA MONDIALE!!! VERGOGNA!!!!! LAISD ESISTE!!!!!!!!!!!!
«Uno vale uno, no?» sorride Nick Banana.
Alle 8.10 di mattina, quando le scuole iniziano a fare lezione, improvvisamente i server di tutto il pianeta subiscono un aumento di traffico del 3200%.
[continua nella puntatona finale]