Una nazione di impotenti



A vent’anni, mentre guardi una donna con al collo la tazza di un WC che lecca l’arto mutilato di un tizio, credi di avere visto tutto. E’ esaltante. Forgiato da jpeg a bassa risoluzione raffiguranti sesso yffy ti aggiri per la rete con rinnovato coraggio: non può esserci niente di peggio, dici. Poi vedi uno che infila il cazzo nella testa decapitata di una vecchia, vomiti nel cassetto della scrivania e capisci che Internet troverà sempre il modo di stuprarti le orbite. Sempre. Là fuori, da qualche parte, qualcuno sta partorendo un’immagine, una frase, una domanda che ti spalancherà le porte di abissi umani. 

E quando tu guardi l’abisso, l’abisso guarda in te.

Sì. Internet è un palantir.





GORE THREAD SCAT PORN HO UNA PUSTOLA SL PENE KSA DVO FARE E’ GROSSA E NERA
CHEMBUSTER SCIE CHIMICHE VERITA’ POSSO KUOCERE UN UOVO SU 1 MOTORE ACCESO
@ASSISTENZA TWEETER M STANNO VIOLENTANDO HELP CIAO BELLA AI FOTO D PIEDI
CIAO BARBARA SN UN TUO GRANDE AMMIRATORE VOLEVO SAPERE SE VAI BENE DI CORPO


Quelli che usano troppo Internet perdono la capacità di scindere quello che fa ridere sullo schermo e quello che fa ridere ad alta voce. Così al tavolo del ristorante esclamano “ho così fame che mi mangerei la fica di una morta, AHAHHAHAH” e il primo appuntamento termina in cella d’isolamento.

Ieri mattina il signor Luigi Preiti si è presentato a palazzo Chigi con una pistola automatica, ha svuotato tutto il caricatore verso due carabinieri ed ha tentato di fuggire. Sono riusciti a bloccarlo prima che ricaricasse (aveva altri proiettili in tasca e in borsa) e ora è agli arresti. Interrogato, Luigi Preiti dichiara che l’obiettivo erano genericamente “i politici”. Quando però ha visto che non era possibile ha scelto l’opzione B: rendere paralitico un brigadiere rimasto vedovo di recente e con una figlia di 23 anni.

E’ in momenti come questi che la libertà d’opinione diventa dittatura della merda. 

Qualunque giornalista e parlamentare sente l’irrefrenabile bisogno di dire una stronzata: la destra dice che è colpa di Grillo, la sinistra dice l’immancabile “Luigi Preiti è un povero Cristo”, i grillotardati raggiungono picchi di stupidità inauditi grazie a quel povero coglione del microchip che dichiara “la violenza va sempre condannata, però…” e omette  il resto con un sorriso sarcastico. Il resto degli opinionisti d’Italia dicono che Luigi ha fatto bene ma ha sbagliato mira. Mi affascinano, queste parole. Sono le stesse che pronunciarono ai tempo di Tartaglia e della statuetta in faccia a Berlusconi: ha fatto bene ma ha sbagliato miraLo zingaro che accoltella un albanese e lo ferisce? Ha fatto bene ma ha sbagliato miraBaggio ai rigori? Ha giocato bene ma ha sbagliato mira.

E’ un commento bellissimo.

Denota così tanta frustrazione, meschinità, pusillanimità e impotenza che ti sembrano personaggi dei Vanzina. Sono parole dettate dal cuore di persone troppo piccole, misere e codarde per vivere, che passano la loro esistenza spiando delle imposte socchiuse. Non è un commento, è IL commento di chi ha troppa paura di osare, ha delegato le proprie azioni agli altri e campa sperperando la vita sul bagnasciuga criticando quelli che prendono il mare, odiando quelli che navigano e ridendo di quelli che affondano. 

Quando a questa gente qualcosa va male non è mai per colpa loro.

Luigi Preiti ha fallito come imprenditore, come marito, come padre, come cittadino e come uomo, ma non perché s’è rovinato al videopoker. No. La colpa è di quello in alto. I non meglio identificati politici, cioè la versione mediocre del Diavolo. E’ da questo humus di voyeur marci di bile che è nato il chiunquismo. A furia di guardare il mondo dalla finestra ti convinci di viverlo. A furia di sentirlo raccontare ti convinci di conoscerlo e magari che tu non avresti sbagliato mira… se solo non fossi uno stronzo inetto che non ha mai meritato un cazzo di niente e invecchia piagnucolando sotto al tavolo della vita.

Per colpa dei politici, beninteso.
Bisognerebbe proprio che qualcuno facesse qualcosa.