Basta con mare, rum e orge: acculturiamoci

Basta con mare, rum e orge: acculturiamoci

 

Domenica di luglio. Un giorno in cui ci si sveglia alle 11, si fa colazione con calma, si ritorna a letto, si scopa e si guardano vecchi film mentre dalla finestra entra un refolo di brezza salmastra, proveniente dalla laguna. Si pranza alle 15 con l’insalata di riso e caffè freddo con lo zenzero. Poi ci si infila una maglietta e si va in spiaggia. Crogiolandosi nel sole si alternano occhiate ai topless a bagni rinfrescanti fino alle 19. Con la pelle che tira per la salsedine doccia, camicia di lino e tavolini di qualche lounge al Lido. Screwdriver, culi, scollature. Cena in trattoria, prosecco, odore di pesce grigliato, tramonto. Dopocena da qualche parte. Mojito gelido. Rientro con l’aria fresca della sera e poi con Maria un threESOME CHE

BEEEEZ BEEEEEZ BEEEEEZ fa il mio iPhone.
WAAAAH WAAAAAH WAAAAAH fa quello di mia moglie.
GWOOOOH GWOOOOH GWOOOOH fa la sveglia sulla cassapanca.

«PUTTANA MERDA, LE SETTE E TRE QUARTI» gracchia isterica «sveglia, cazzo, scendi da ‘sto letto!»
Mi scalcia giù dal materasso. Crollo di petto su materia organica putrefatta.

«COS’E’ ‘STO ODORE DI MERDA?!» urla lei, scattando in bagno «E’ TRAVAGLIO? HA CACATO DI NUOVO?»

Travaglio è il mio nuovo gatto.
«Gatto… escrementi… dolore…» tento.
«VESTITI, LAVATI, PRESTO!» grida, poi si barrica in bagno a chiave.
Busso.

«TU PREPARA I CAFFE’, LAVATI IN CUCINA, VELOCE!»
«Tu donna… mio edifizio… sorgente d’acqua mia proprietà» biascico raschiando la porta.
«I CAFFE’!!»

Scendo. Travaglio ha sbranato l’intero divano. Mi tolgo della merda dal petto e gliela lancio addosso. Il felino si accovaccia e piscia sul portatile con aria di sfida. Lo afferro e lo scaglio ancora spruzzante verso la parete, disegnando arabeschi d’urina sul muro riverniciato. L’odore di merda è spaventoso, irreale. Mi dirigo in cucina guidato dal pilota automatico. Faccio abluzione tra piatti sporchi. Fuori non c’è un’anima. Ho dormito tre ore. Accendo la radio.

Scrittore, guerriero ed esperto di armi, Nicolai Lilin racconta la vita diCLICKeatrice Borromeo, dalle pagine del Fatto quotidiano, haCLICKil giovane e coraggioso autore di Gomorra, Roberto SaviCLICKchiesta delle Iene sulle controindicazioni dei vaccini e di come recenti studCLICKvimento a cinque stelle ha dichiarato che il disegno di legge per vietare la carne nelle mense scolastiCLICKesso tra adolescenti: è allarmeCLICKtoterapia e naturopatia, per guarire in modo naturale da
Click.

Preparo lo strano intruglio cacao-caffèlatte di cui si nutre la mia consorte. Ora dovrei pesare i bianchi d’uovo, cuocerli, spalmare le fette biscottate, contare vitamine e Omega3. Dato il mio stato mentale rabbrividisco all’idea di quante cose potrebbero andare storte, quindi scaldo mezzo litro di latte e ci sparo dentro tre cucchiai di Ovomaltine. Ha circa gli stessi valori nutritivi, ma non rischio di trovarmi che spengo cereali carbonizzati con fette biscottate spalmate d’omega3 mentre vomito albumi crudi.

«E’ pronto» dico.
«PER ME HAI USATO QUELLO AD ALTA DIGERIBILITA’, VERO?!»

Non ho memoria di alcun gesto compiuto finora, dormivo. Poi secondo me ‘sta cosa dell’alta digeribilità è una puttanata da uteri. Io bevo latte da 34 anni e non m’è mai successo niente.

«Sì» dico.
Al 50% di probabilità è vero.

«GUARDA CHE SE DICI SI E POI E’ NO M’ESPLODE IL CULO A GEYSER E NIENTE ANAL PER UNA SETTIMANAL»
Niente anal per una settimanal, ripeto tra me e me bevendo. E quando Maria ci sta, lei avrà le mestruazioni. O quando ci starà lei, Maria avrà le mestruazioni. Dovevo nascere recchione, ma ormai è troppo tardi. La mia compagna di vita scende, afferra la sua tazza, mescola andandosene, si blocca. Annusa. Sbianca.

«COS’E’ SUCCESSO QUI DENTRO!? DEVI CAMBIARE LA LETTIERA A TRAVAGLIO, E VESTITI, CAZZO, SEI ANCORA IN MUTANDE?»

Prendo la scopa ed estraggo Travaglio da sotto il divano come un’ostrica. L’immondo essere, riottoso, si aggrappa ai cuscini facendone brandelli. Lo agguanto per la collottola e lo conduco all’angolo ove risiede il suo cacaio con vergato a pennarello “il Fatto quotidiano”. Gli ficco il muso nella sabbia puteolente.

«E’ qui che devi piazzare le tue stronzate, bestia scomunicata, non in camera»
Gnaula incazzato, soffia e fugge.

«SEI PRONTO?» urla la finchémortenonvisepari, correndo da una stanza all’altra.
L’aspetterò sulla soglia, vestito, per venti minuti buoni. Arriverà giusto in tempo per impedirmi di girarmi una sigaretta.

 

 

Salone superiore, Scuola grande di San Rocco, Venezia

Siamo a Venezia, in coda per entrare alla scuola grande di San Rocco. Hanno impiegato vent’anni a restaurarla, motivo per cui pur essendo nato a Venezia non l’ho mai vista prima. Certo, adesso potevo essere in spiaggia a rimorchiare, ma guardare Cristi e madonne ti nobilita. L’ingresso costa 15 euro (tesoro fai tu che io devo prelevare) e non ha guardaroba perciò devi portarti dietro zaini e borse (tesoro tieni tutto tu che sei forte) appesantiti dal ciarpame inutile di cui la femmina li ha farciti (non si sa mai, ma tanto lo zaino lo porto io).

Arte.
Le fiche amano l’arte.

Ti ciucci date, luoghi, età, contesti storici, linee portanti, pareri di stronzi qualsiasi che differiscono dai pareri di stronzi qualsiasi tutti morti anni prima, esegesi dei significati reconditi, presunti riferimenti politici. Le robe che servono al pubblico per umanizzare un alieno e non spaventarsi all’idea che lì fuori qualcuno sia in grado di creare cose immortali. “Tranquilli, era squilibrato, per quello ha dipinto un’idea che voi non riuscirete mai a immaginare”. “Tranquilli, era frustrato, per quello ha scritto un incubo delirante che voi col cazzo vi ci avvicinerete di striscio”. Siamo così assuefatti alla mediocrità che l’eccellenza va demolita e ridotta a capsule di Xanax in audioguida.

«Tesoro, stai ascoltando?»
«U-uh» annuisco.
Si sporge.

«Hai la lingua tarata sull’iraniano»
«Devo aver toccato rispondendoti»
«Dai qua»
«…il vescovo Pederast commissionò il quadro nel settembre del 1290, garantendo all’artista un vitalizio di 100 ducati l’anno. Le radiografie del dipinto hanno rivelato che le bozze venivano fatte dal Tintoretto infilando il pene nel barattolo di colore e poi stampandolo sulla tela con violenza. Sono state contate ben 659 erezioni, quasi tutte a cavallo tra l’inverno del 1290 e la primavera del 1291. Gustave Boudier, nel suo saggio del 1989, la definì “un’intuizione di virilità e fantasia”. Recenti studi effettuati con tecniche avveniristiche

 

thoughtful-oprah

 

Ascoltando queste cacofonie senza senso mi chiedo se un traduttore che riscrive il testo dell’audioguida e lo trasforma in un messaggio di guerra all’occidente verrebbe mai scoperto. Sogno turisti mediorientali che osservando i quadri ascoltando “e qui potete vedete ritratta la brutalità degli infedeli sul falso profeta. Morte all’America, Allah guidi la mano dei martiri che difendono l’Islam, dopo il segnale acustico potete farvi esplodere nella gloria di Maometto. I sopravvissuti potranno recarsi nella sala dei concilio, riflettendo”

Mi mordo la lingua per non ridere.
«Hai visto che anche se sei ignorante come una bestia apprezzi le cose belle?» sorride lei.

PI PIRIRI, sms.

Maria.

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Mentre il mio dolce tesoro risponde “siamo a Venezia alla scuola grande di San Rocco, BELLISSIMA!!!” a una commessa lesboconfusa con la terza media mi appunto di travasare il latte normale nel flacone dello Zymil.