L’urlo di Ken Lee terrorizza l’occidente

L’urlo di Ken Lee terrorizza l’occidente

Oggi abbiamo una star: il suo nome è Valentina Hasan. La gente pronuncia il mio nome corretto una volta sola nella vita, poi muore inghiottendo la propria lingua dalle risate. Valentina è nata in Bulgaria, terra che da anni partorisce fiche stellari in grado di distruggere nuclei familiari appena mettono piede fuori dal suolo natio. Le uniche a reggere il confronto sono cubane o brasiliane.

Conosciamo la Bulgaria, signora.

Tutte le pornodive italiane vengono da lì. Tutte le spogliarelliste vengono da lì. Sylvia Saint stessa era bulgara. Mercedes Ambrus pure da quelle parti. Madre Terra ha creato il mondo ed ha deciso che dall’Iraq usciva petrolio, dall’Italia il cibo, dalla germania la birra, dai paesi del nord i cellulari, dall’America la droga, dalla francia i francesi e dalla Bulgaria la fica.

Valentina è stufa di questo stereotipo, così decide di mangiare molti tramezzini e di trasferirsi in Spagna, in modo da confondere le idee anche al più matematico tra noi.

Raggiunto il quintale indossa un telo da matador, si pettina come un travesta, si trucca come una geisha e medita come conquistare il mondo dei media. Potrebbe tentare mille strade e fallire nell’indifferenza globale, ma lei sceglie di tuffarsi dal burrone con il trampolino: si fa provinare da X Factor, il tritadignità che oggi va per la maggiore sul globo terrestre. Chi portare come cover?

Bè, se di cognome fai Toffoli potrai cantare qualsiasi cosa e suonerà come il respiro di Dio, ma tu sei una bulgara che vive in Spagna e si veste come una giapponese, hai un cognome che ricorda detonazioni suicide, sei un’obesa deforme che si trucca come Ronald Mc Donald, conosci a stento la tua lingua e stecchi pure quando rutti. Così scegli Mariah Carey.

Sono notti lunghe.

Notti di lacrime e pianti, fogli e trascrizioni, allenamenti estenuanti, prove su prove. Valentina con stolida determinazione tipica degli autistici gravi impara, ripete, trascrive. Vive in una fattoria ed ogni mattina emette gnaulii mostruosi che fanno abortire i maiali ed avvertono l’imminente venuta dell’anticristo. Dopo tre giorni le ciambelle alla crema sono finite, così Valentina si dichiara pronta. Prende un barattolo di borotalco, ci butta dentro un petardo e lo fa detonare davanti alla sua faccia. Il phard è ok. Prende la doppietta del nonno, ci butta dentro due seppie vive, se lo punta sugli occhi e preme il grilletto. Il rimmel è ok.

Possiamo andare.

La giuria bulgara è molto più solare di quella italiana, ovvero è sincera. Il primo impatto nel trovarsi davanti una grassona in piena crisi etnico culturale è la derisione, difatti sghignazzano senza ritegno: «Che ci canterai?» domanda l’allegro grassone.
«La canzone di Mariah Carey, Ken Lee.»
Sgomento.

«Intendi dire… Without you?» domanda la tizia in giuria.
«No. Ken Lee.»

Come un’onda d’urto causata da un meteorite tutto il pianeta percepisce il fallimento imminente. Non importa accento, colore di pelle, provenienza, reddito o posizione sociale. Lo scacato manager milanese alza gli occhi al cielo assieme a Fawzi M’daba, immigrato congolese che sta guardando la televisione in un sottoscala di una banlieu francese. Otaru Moroboshi è un programmatore Java che dal suo palmare sta guardando il filmato su youtube, alza gli occhi al Fujiama mentre Ahmal Mussaui, nel profondo del deserto del Mojave, annusa il vento e sussurra “ho un presagio di sventura”.

Il grassone in giuria pregusta il fenomeno mediatico mondiale: «Non importa, vai, vai» gongola.

Partiamo.

E con questo potremmo concludere ridendo, ma siamo solo all’inizio.

In pochi minuti il video viene messo in rete e diffuso nel mondo. E’ il trionfo. La gente si dichiara entusiasta di tutto questo. Siti, forum e blog ne parlano. Giornalisti dal fronte vengono trasferiti per intervistare Valentina Hasan. La stessa Mariah Carey viene informata dell’accaduto e si affretta a rilasciare una drammatica dichiarazione in un’intervista francese.

Valentina Hasan a questo punto è una potenza mediatica in grado di far vacillare Beyoncè, e tronfia di orgoglio racconta ad uno sconvolto giornalista che “Internet è piena di commenti su di lei e che decine di migliaia di persone stanno ricantando la sua versione, a suo avviso MIGLIORE di quella di Mariah. Ed il mondo è d’accordo, tanto che è stata contattata da EMI, Virgin e Universal. Ha già in cantiere di rifare quella di Whitney Houston, di cui ci dà una breve dimostrazione.

Da qualche parte nel mondo un anziano Elvis si sta cagando addosso.