Il generalissimo entra nella stanza. Sono presenti i massimi vertici della difesa e dei media. Si alzano tutti. Il suo braccio destro, Andrea Frenzi, gli offre un bicchiere d’acqua. Il generalissimo lo prende, beve, si sciacqua la bocca e la sputa in faccia alla Sgrena.
– Grazie, generalissimo.
– Da parte di un mio amico.
Il generalissimo lancia il bicchiere contro il ritratto del presidente della Repubblica, che si schianta a terra tirandosi dietro il crocifisso.
– Bella mira, signore.
– Vaffanculo tutti. Allora, cominciamo.
I presenti si siedono.
– Quello chi è?
– Ehm, il giornalista di Repubblica.
Il Generalissimo sbuffa, estrae la Beretta e gli spara in testa.
– Signore! Ma che ha fatto!?
– Silenzio. Cominciamo.
L’aula annuisce in silenzio.
– Allora, riguardo questo governo militare di transizione. A me ‘sto paese piace, c’ho fatto un sacco di scopate e mi ero rotto i marroni di vederlo in mano a dei cialtroni. Quindi una sera mi sono chiesto: “perché non ucciderli tutti?”. Siccome non ho trovato buoni argomenti a sfavore, l’ho fatto.
– Signore, con chi ha, diciamo, dibattuto l’argomento?
– Con mia moglie.
– E lei che argomenti ha messo sul tavolo?
– Il bourbon. Devi interrompermi ancora, Frenzi?
Frenzi abbassa lo sguardo.
– Partiamo subito con Internet. Riguardo ai social network: porno amatoriale, vita intestinale, battute, lavoro e foto. Non verranno utilizzati per altro. Negli status il metodo del gancio verrà punito con frustate in piazza.
– Signore… cos’è il metodo del gancio?
– Quello che ho appena usato, idiota. Tu aggiorni lo status facebook con frasi del cazzo tipo “peccato”, così tutti ti chiedono “cosa” e tu puoi rispondere felice “non mi va di parlarne”. Come entrare in un negozio, incrociare le braccia e dire “non compro niente”. Frustate. Poi. Tutte le discoteche gay si chiameranno “Google+”.
– Ma perchè?
– C’hai mai visto una donna, là dentro?
– Ma è un social network emergente, che in futuro…
– Il futuro sono io. Discoteche gay. Poi: il termine “anonimo” è bandito da Internet. Confonde i ritardati mentali, ha un’aura di mistero e incute vago e immeritato rispetto. D’ora in poi verrà sostituito dal titolo “stronzo qualsiasi di cui non frega un cazzo a nessuno”. Senti come è purificante? Dà piena libertà a chiunque di ascoltare l’opinione senza pregiudizi di alcun tipo. Questo titolo verrà sempre riportato per esteso. Non esisteranno account personalizzabili, salvo identità digitali certificate dal comune gli altri saranno “stronzo qualsiasi di cui non frega un cazzo a nessuno_9866788999” e potranno scrivere quello che vogliono riguardo musica, politica, alieni, medicine alternative, ricostruzioni storiche, cospirazioni e varie adorabili cazzate. Sì?
– Signore, i forum…
– Non esisteranno.
– Yahoo answer, Forumalfemminile…
– Mentre parliamo le forze speciali stanno facendo irruzione nelle abitazioni e trucidando chiunque vi abbia partecipato.
– E se sono un appassionato di qualcosa non posso aprire un forum?
– No, usi facebook. Rifletti, Frenzi, brutta faccia di merda. Hai mai risolto un problema che sia uno cercando nei forum? No. Quando trovi la domanda giusta, nessuno gli ha risposto. Se la fai tu, due minuti dopo stai flammando. Via tutti. Riguardo a Youtube, il tasto “dislike” è stato rimosso ed è stato sostituito da “avrei voluto farlo io”. I commenti non esistono più. La SIAE aveva avuto la brillante idea di tassare tutta quella banda di stronzi che intasava la rete coi filmati di youtube, e questo era bene. Rimarrà.
– Ma… SIGNORE! Tre quarti di blog, flickr, tumblr, tweet cesseranno di esistere!
– Sì. Sublime.
– E quei simpa che fanno cazzate e le postano su youtube dandogli nomi che intasano l’indicizzazione?
– Snidare e distruggere.
– I monologhi di Santoro!
– Santoro in questo momento è su un razzo vettore diretto verso il sole.
– La libertà di parola!
– Mi sembra già di sentire il suono di migliaia e migliaia di persone inutili che decidono di dedicare il loro tempo a qualcosa di più inutile e meno fastidioso. Guarda le tweetlist, Frenzi. Libere. Niente più hashtag di merda. Niente più righe e righe di followfriday che nessuno ha mai letto né tollerato. Quest’uomo ha emesso un peto che ha svegliato il cane. Questa tizia mostra le tette. Questo fa una battuta simpatica. Questo mi mostra cos’ha cucinato e quasi quasi lo emulo. Perfetto. Direi che con i media abbiamo terminato. Ora parliamo delle zecche.
– Ecco, generale, a questo proposito – dice il capo della polizia – ho visto che ha rimosso i manganelli e le pistole dall’equipaggiamento. Come conta di disperdere i manifestanti se i poliziotti sono disarmati?
– Katane.
– Prego?
– Katane. Le forze dell’ordine non avranno a loro disposizione né armi da fuoco né manganelli, solo katane. Roba fina, già ordinata dal giappone. Voglio vedere se poi qualcuno ha voglia di spaccar vetrine e auto quando ti corrono incontro duemila Carabinieri a katana sguainata. Tutti così potranno manifestare e ti assicuro che sentirai i colpi di tosse dalla novantesima fila. I vecchi si fideranno a scendere in piazza così come le famiglie, permettendo a tutti di esprimersi. I noglobal, no, gli indignado, insomma quelli lì avranno la loro tanto anelata morte gloriosa e tutti vivranno felici e contenti. Funzionerà. Puoi andare contro un manganello con il casco, puoi perfino fottertene delle pistole, ma quando vedi uno con una katana in mano che ti punta le cose cambiano.
– …katane.
– Sì.
– C’è il problema degli scioperi, la CGIL sarà inflessibile.
– Me lo auguro, i cinesi sono dei duri.
– Non la seguo.
– L’Italia è sprovvista di sindacalisti, al momento. Sono stati lanciati in brasile, cina, india e corea. Un gruppo è stato abbattuto e due danneggiati dalla contraerea, ma ora che sono sul territorio potranno difendere i diritti dei lavoratori che ne hanno davvero bisogno. Sperando non si facciano vedere con l’iPad, perché lì non posso garantire sulla loro incolumità.
– Quale aereo hanno abbattuto?
– Non ho mai parlato di aerei.
Mormorio.
– Signore, ci è arrivata comunicazione che se li stanno mangiando vivi.
– Ai comizi?
– No, no, proprio fisicamente.
– A-HA! Sapevo che avrebbero avuto un’utilità, prima o poi. Mettete al lavoro le tizie di Senonoraquando, bisogna che sfornino figli in fretta. Se non sanno come fare, dite alle loro figlie di spiegarglielo. Oh, a proposito di università. Le facoltà che cominciano con “scienze” sono abolite. Filosofia, lettere, arte, ginnastica, via.
– Troveremo migliaia di professori e insegnanti disoccupati per le strade!
– Strade della Cina, intendi. Gli facciamo ingravidare le Senonoraquando e poi li mandiamo a dare manforte ai sindacalisti, non c’è problema. Poi. Bisogna che questo popolo di rincoglioniti crei un paese nuovo, quindi il servizio di leva obbligatorio è ripristinato a partire da ieri. Gli obiettori di coscienza sono richiamati a farlo. I renitenti alla leva saranno renitenti ai diritti civili.
– Ma… ma perché?
– SVEGLIA, FRENZI, SVEGLIA! Se domani vorranno davvero ribellarsi a qualcosa o qualcuno, saprebbero farlo? No. Non sanno organizzarsi. Non sanno convivere. Non sanno usare un’arma. Non sanno manco difendersi. Abbiamo addestrato una generazione di vacche indù, non di uomini. Ci credo che son incazzati dalla mattina alla sera, han paura di tutto. Pensa alla Val Susa. Supporto della popolazione locale, viveri, posizione sopraelevata, tempo e uomini a disposizione. Potevano tenere la valle per mesi, li han sgombrati in due ore. Perché?
– Si schioppavano di canne?
– No! Cioè, anche, ma principalmente perché sono fighette incapaci di organizzare gli uomini per competenze e gerarchie. Se solo l’avessero fatto avremmo dovuto calare lo sbirrume dagli elicotteri e non avremmo fatto una bella figura, tanto che l’opinione pubblica avrebbe persino provato empatia e avrebbe notato che ehi, la TAV è veramente una porcata e gli abitanti del posto hanno ragione. Tu!
– Io? – dice uno, alzandosi.
– Tu, tu che scrivi tanto, chi sei?
– Il Dottor Fassina Giacomo della Rovere, giornalista per Liber
Lo sparo assorda tutti.
– Che cazzo, a me non li regalano i proiettili. Abbiamo mica gente del Fatto Quotidiano?
Silenzio.
– Giusto, avevo risolto il problema l’altra notte. Va bene, ci sono domande?
Dal fondo della sala si alza un tipo.
– Generale… la prego, faccia presto.