Quando gli americani fecero esplodere una balena

Quando gli americani fecero esplodere una balena

Io amo gli USA. L’america mi sta simpatica perché ha conquistato il pianeta e dove non è riuscito con McDonald ed Hollywood ci riesce con le GBU-4, gli F-35 ed i soldati meglio addestrati del mondo – secondo loro. Nella realtà sono degli idioti senza cervello, ma il loro pregio sta nel fare qualsiasi cosa con una volgarità, una beceraggine ed una potenza straordinarie. Anche quando si tratta di problemi da nulla, li risolveranno all’americana; spendendo un sacco di soldi inutilmente, facendo esplodere qualcosa e cacciandoci una battuta.

In questo caso siamo su una spiaggia dell’ Oregon nel 1970.

Una balena da 8 tonnellate per 14 metri si è arenata, è defunta ed ora comincia a puzzare. Possiamo solo immaginare quale debba essere l’odore di 8 tonnellate di pesce che marciscono sotto il sole. Per risolvere il problema è necessario rimuovere quella montagna di carne al cui interno giacciono quintali di merda ma PRESTO, perché l’odore sta facendo fuggire i turisti fino a Ibiza.

 

Come fare? Elicotteri? Rimorchiatori al largo con dei cavi?

«We could make it explode!»
«Oh YEAH, dude, get the motherfuckin’ dynamite!»

Esperti in demolizioni vengono convocati. Questi non hanno mai fatto brillare il cadavere di una balena, ma hey, sembra divertente. Accettano. Portano un quantitativo di esplosivo necessario a polverizzare un condominio, lo sistemano attorno al putrido involtino di carne e merda e se ne bullano davanti alle telecamere. La gente si sistema attorno entusiasta: applaude, banchetta sotto ombrelloni, fa foto dell’evento: vieni a vedere la balena che esplode, tesoro! Sarà uno spettacolo da non perdere!

Taci che c’erano le telecamere, o questo fulgido esempio di ritardo mentale andava perduto. Mettere un raudo dentro la merda di un cane comporta un problema. Minare una balena di otto tonnellate scatena la stessa reazione ma più in grande. Questo lo so io, lo sanno tutti i ragazzini di 13 anni cresciuti in periferia.

Non lo può sapere un americano.
Quindi preme il detonatore.

 

L’esplosione scuote tutti dal proprio torpore.
“L’abbiamo fatto?” si domandano stupiti i dinamitardi “l’abbiamo fatto DAVVERO?”

Sì. Ed è troppo tardi. In un raggio di molte miglia pezzi di carne e pezzi di merda piovono sulla popolazione emulando Armageddon con Brusuìllis, ma invece di meteoriti minori si tratta di lapilli merdosi o sanguinolenti. Voglio immaginiate nella vostra mente il panico tra i religiosi presenti, terrorizzati dal fatto che Dio gli sta cagando in testa. E carne. Carne marcia piove dal cielo e vi distrugge la macchina, si schianta sull’asfalto, uccide i presenti, si smalta in faccia alla vostra ragazza. Dev’essere stata una scena magnifica di cui noi, ora, possiamo usufruire grazie a youtube. Perché anche se non ci credete è tutto vero dall’inizio alla fine.

Il cronista dell’epoca, tale Paul Linnman, fu uno dei molti fortunati ad essere preso in pieno da questa pioggia blasfema. Giustamente ci ha scritto un libro per bullarsene.