La poesia è fortunatamente morta

La poesia è fortunatamente morta
Cento-duecento anni fa la poesia faceva strage, funzionava, dava spettacolo e – soprattutto – seduceva le donne. Se una cosa seduce le donne è arte. Se no, no. Oggi che l’ignoranza (buona e cattiva) domina il mercato la poesia è morta perché Thomas Milian/Amendola hanno palesato la retta via: svacco o morte. Partiamo col freestyle.
“Voglio morire
per rinascere nel legno
dei tuoi sguardi intarsiati
dei mille uomini
che non hai mai conosciuto”

Ditelo ad una donna qualunque. Farà una faccia confusa, poi risponderà: “come sei dolce”. Non scoperete per le prossime dodici ore.

“Amore, confesso: ho chiavato puttane,
fra troie slovene e bagasce italiane
mi fanno i bucchini, io sborro contento.
Ma con te è diverso, c’è sentimento”

Vi tirerà una pacca sulla testa ridendo e dicendo “che stronzo che sei”. Scoperete nel giro di dieci minuti. Vorrei ora farvi un esempio perfetto di quello che intendo: Asia Argento e Morgan. Asia è la classica ragazzina viziata wannabe artista-alternativa-kontrokorrente che ispira milioni di adolescenti complessati fatti con lo stampino. Grazie a questo trucchetto della “perversa artistoide” ha meritato migliaia di seghe da parte di tutta Italia. La stessa cosa della Jolie, ma più ignorante. Per stare a tema con il suo personaggio ha deciso che l’uomo perfetto da abbinare dev’essere un poeta maledetto: chi c’è in giro? Morgan.

Morgan è un depresso cronico, fallito nell’animo, uggiolante, senza palle, bambinone, farcito di paranoie come un cannolo, brutto come il culo. Portato alla ribalta per aver scritto le stesse puttanate che scrivono legioni di adolescenti nei blog, Morgan emerge prepotente salendo sulle piramidi di pus dei suoi più disperati fan. In Italia va così, mandan in alto i simboli di una categoria perché se ce la fa lui, ce la fanno anche loro.

Si vedono e convinti di essere la reincarnazione di qualcuno si mettono insieme, per il primo periodo vivono il Sogno. Morgan scrive poesie disperate e fa musica farneticante bruciando nel fuoco dell’arte. Asia interpreta parti sempre più simili al suo personaggio, eccoli, ECCOLI, il trionfo dell’arte alternativa: una buzzicona romana ed un contadino depresso. Me li vedo distesi sul letto a baldacchino ad eccitarsi guardando foto di nani deformi per poi fare una pecorina mentre Morgan recita versi di Baudelaire ed Asia lecca sperma citando Prevèrt.

Sublime.

Dopo una vita del genere, se fossero morti insieme in un’orgia per overdose di cocaina io sarei andato al funerale con le dita a YO e sulla bara avrei detto “respect, bruvaz, FUCK YEAH” perché le rockstar devono morire così, come il chitarrista dei Pantera: una vita all’insegna del vaffanculo, mortali, io mi brucio tutto sborrandovi in testa. Ma non va così, purtroppo. Morgan s’ingelosisce un pò vedendo Asia che sarà anche alternativa, ma si bagna a lago per i muscoli e la nerchia di Vin Diesel. Lui non produce più un cazzo perché quando agli adolescenti kontrokorrente dai una vagina la loro verve creativa curiosamente s’esaurisce.

E’ il collasso.

Asia sarà quel che sarà, ma è romana. Io ho un rispetto ed una simpatia istintiva per i romani, perché hanno un dialetto che è in grado di far crollare montagne ed un cervello addestrato da anni di insulti da strada. Mai attaccar briga con un romano, se parla e c’è pubblico sei fottuto. Non importa quello che dici, il romano lo dirà meglio e con più potenza. Se poi i due avversari sono un complessato tisico del nord ed una donna romana, fate voi. Morgan in un’intervista dice “Asia io l’amo ancora, nel mio cuore c’è solo lei”. Asia in un’intervista dichiara “oh, nun ne potevo più, piagneva sempre”.

Dopo una cosa del genere qualunque uomo dotato di attributi o prende la penna e fa il miglior album della sua vita pilotato da un singolo chiamato “Piango perché non sai fare i pompini” o, più dignitosamente, si suicida. E sapete perché? Perché lo spettacolo non lo fa lo stronzo sul palco, lo fa il pubblico. E se una volta era fatto di sempliciotti sentimentali, ora è un saloon da frontiera dove se ti presenti con uno spettacolo di giocoleria o di poesia, finisce a revolverate; i cowboys vogliono i culi.

Forza, ragazze, al lavoro, c’è gente che aspetta. La poesia è morta, banda di rompicoglioni. Ogni volta che guardate un culo, ogni volta che credete di essere poetici, la poesia muore di più.