Dai finestrini dell’Eurostar vivere in campagna è bellissimo

 
 
Molti durante un viaggio hanno visto case abbandonate nel nulla e hanno detto “sai che bello sarebbe vivere lì”. Riempiamo i nostri desktop di immagini bucoliche, vedute paradisiache di panorami campestri che ricordano lo spot del Mulino bianco. Campagna, un mondo dove le cose sono semplici e genuine, le famiglie sono unite, dove c’è qualcosa da fotografare oltre ai gatti e ai nostri piedi. La campagna per noi è una specie di Paradise beach di Dark city: basta sapere che c’è, non importa andare a vedere se esiste o se somiglia davvero a come ce lo immaginiamo.
 
Ma così come le ammucchiate su youporn sarebbero molto meno cliccate se si sentissero anche gli odori, così la campagna è bella finché non ci vivi. 
 
Poi le cose cambiano.
 
 
Ti svegli alle cinque di mattina perché devi dare da mangiare alle galline. Entri nel pollaio col gallo che fa il coglione, lo allontani a calci e semini le granaglie che gli ottusi volatili inghiottono anche se finiscono in mezzo al loro stesso guano. Prendi il secchio con gli scarti della cena, cotiche, grasso, ossa, verdura andata, un afrore che non ti dico e lo getti nel trogolo del maiale, un mostro rosa di cento chili che lancia strilli belluini mentre si ammazza per mangiare queste leccornie tra fango e merda. Fatto? Bene, ora si passa al capannone delle vacche. Entri e cominci a raccogliere lo sterco delle bestiole, caricandolo su una carriola che spande come una pornodiva sessantenne. Conduci il prezioso carico al silos della cacchina santa che conservi gelosamente, diventerà ottimo concime. Apri e l’odore ti fa cacare addosso dallo schifo, ti togli i pantaloni e ce li tiri dentro perché tanto tutto fa brodo.
 
Con felpa di pile che odora di tragedia e nudo dalla cintola in giù ti dirigi in casa per preparare il pastone di Maicolgecson, Deniel, Uillis e Patric. Sono i tuoi quattro pastori tedeschi che hanno un fabbisogno proteico pari a quello di tutta la Bosnia erzegovina. E’ ora di fare colazione. Mungere è una delle cose più spaventose si siano mai viste. Fai quello che vedi fare a tutti nelle pubblicità: ti provi a spruzzare il latte in bocca direttamente dalla mammella.
 
Sputi per dieci minuti scosso dai conati di vomito.
Lo porti dentro, lo fai bollire, scremi e riprovi.
Sputi.
 
Lo fai bollire col microonde a potenza Nagasaki per tre minuti, fai raffreddare, assaggi. 
 
Sputi e prendi il tetrapak della LIDL.
 
 
La tua conoscenza del mondo non oltrepassa il livello tutorial. Ti informi tramite Facebook dove vieni a sapere che il mondo è governato da rettili con forma umana che hanno creato una enorme cooperativa con i servizi segreti americani e Mario Monti. Irrorano l’aria con le scie degli aerei per obbligarti a mangiare carne, ma tu puoi fermarli ridendo ai comizi di Beppe Grillo e piantando un tubo in giardino. Emozionato e sconvolto telefoni al tuo vicino di casa che l’ha condiviso e lui ti fa un comizio di quaranta minuti su come sua moglie abbia ricevuto quest’informazione dalla morosa del fratello di uno scienziato che studia le energie orgoniche. Tu non capisci un cazzo ma carichi il fucile e ogni volta che ti passa sopra il volo Venezia-Parigi apri il fuoco. Deluso dallo scarso risultato chiedi in armeria se hanno armi antiaeree, quelli dicono di no ma per motivi inspiegabili vieni convocato dai carabinieri “per fare due chiacchiere”.
 
Terroni.
 
 
 
E’ finalmente ora di svegliare la famiglia. Tua moglie è Jessica, l’hai sposata perché era la campionessa di gare di rutti alla sagra, dopo il primo figlio è diventata una betoniera che si contende il cibo del maiale, gira con le crocs spaccate e i bigodini, ti risponde a rutti e il suo compito in casa è evitare che tu cada in disgrazia sputtanandoti il patrimonio con le slave. Passa le giornate a guardare Barbara D’Urso di cui ha un santino in camera. Tua figlia si chiama Jenny, 15 anni. Ha voluto a tutti i costi l’iPhone per potersi fare Twitter e parlare con gli One Direction, inviando i seguenti messaggi alla rete globale:
 
1) CIAOOO ONE DIRECSION VE AMO MI LEGGETE RISP
2) ONE DIRECSION MI LEGGETEEEEEEEEEE??????????
3) DAI ONE DAIRECTSION RISPPPPP
4) JUSTIN BEIBER CANCRO NOOOOOO DITEMI K NN E VEROOOOO
5) OH MA KE PALLE NN CE NESS1
 
6) Ghe sboro
 
Il figlio maggiore, Maicol, ha raggiunto le luci della ribalta quando l’hanno inquadrato in fila per i provini del Grande Fratello, edizione 2007. In paese è una celebrità ancora oggi. Ti aiuta quando andate dal comitato a frignare che d’estate fa caldo e la siccità ha distrutto il 100% del raccolto, d’autunno che la pioggia e la grandine hanno distrutto il 100% del raccolto, d’inverno che la neve e il gelo hanno distrutto il 100% del raccolto e che la primavera è durata troppo, rovinando il 100% del raccolto.
 
Le piante di ganja nel retro però sono alte due metri e vengono su che è una meraviglia.
 
 
 
 
Domenica vai a caccia. Sparare ad animali ti rilassa finché non arrivano Antonio e Tommaso. A quel punto si scatena una competizione che causa più stress di un bypass cardiaco; è fondamentale che tu riesca ad ammazzare più bestie di loro, così vaghi per la campagna puntando il fucile contro qualunque cosa si muova. Giustizi un cespuglio di mimose, due dei tuoi cani, il prete in gita coi ragazzi, uno spaventapasseri, tre cornacchie e il tuo lunotto posteriore mentre rimetti a posto l’arma.
 
Ma è ora di andare a divertirsi. In paese c’è la sagra dea brasa, per raggiungerlo bisogna fare sessanta chilometri di giungla, passare vicino allo stagno e fare le derapate sui rospi. Ci si trova tutti in un prato e si dà la caccia alle lepri a bordo di vecchie utilitarie, cercando di investirle. Il trucco è affiancarsi alle macchine avversarie domandando “mi scusi, sa dirmi che ore sono”. A quel punto la gente impazzisce, si sporge dai finestrini per sentire le campane, si concentra sul lunotto per distinguere quale è il contachilometri dall’orologio, altri si guardano il polso con il Rolex a 24 carati senza batteria da vent’anni, altri si fermano per piantare un bastone e creare una meridiana con la luce lunare e venendo investiti dalle auto concorrenti.
 
I giovani più cosmopoliti invece vanno a Mestre.
 
Ma come fanno, quando il prezzo della benzina è proibitivo?
Quando gli autobus sono in sciopero 3 giorni su 7?
Quando ogni passo che fai è una multa che prendi?
Quando le telecamere ti s’inculano ovunque?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Centro Mestre, bar Verdi, autunno 2012.


Ti fai furbo.